Massa Martana

La storia di Massa Martana, di origini antichissime, è fortemente legata alla costruzione della Via Flaminia: nei pressi di Massa Martana, in un luogo a diciotto miglia romane da Narni, fu costruita dai Romani, probabilmente coeva alla via, la statio ad Martis per la sosta ed il ristoro degli eserciti e dei viaggiatori in transito. Intorno alla statio ben presto si costituì un centro abitato: il Vicus Martis. Con la caduta dell’Impero romano anche per il Vicus Martis arrivarono devastazioni e distruzioni da parte delle orde dei barbari, fatale fu per il territorio la guerra greco-gotica che vide trasformarsi la zona in un vero e proprio campo di battaglia. A partire dall’anno Mille subì varie dominazioni da parte di diverse famiglie locali. Nel 1305 i ghibellini di Todi la costrinsero ad un rovinoso assedio dal quale fu salvata soltanto dall’intervento di Perugia. Dopo essere stati sottoposti allo Stato Pontificio e ceduti a Todi per 23.000 scudi dalla Camera Apostolica nel 1565, i Massetani si riscattarono pagando alla Santa Sede 11.000 scudi d’oro ponendosi sotto la protezione del Collegio Cardinalizio di Roma situazione che conservò fino all’Unità d’Italia. 

(http://www.pprg.infoteca.it/easyne2/LYT.aspx?IDLYT=3086&Code=CEMIR&ST=SQL&SQL=ID_Documento=633)

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